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Luigi Cecchi
Il karma del pinolo
Dall’agghiacciante possibilità del male alla lucidissima visione dell’essere umano di un paziente psichiatrico che si crede Dio; dal mistero d’un singolare negozio di tè alla banalità di una gita in campagna. E ancora: cosa ci fa un gruppo di angeli nel soggiorno di una tranquilla vecchietta? Com’è possibile che le persone spariscano una a una da un quieto ufficetto postale di provincia? E quale evento straordinario ha fatto riversare in strada l’intera cittadinanza, le televisioni e le autorità locali? Con una scrittura pulita, tagliente ed elegante, Luigi Cecchi rapisce il lettore trasportandolo da una storia all’altra, e lasciando che la fantasia scorra in sordina ad alimentare paure e inquietudini, ma anche ad ammantare di colorata immaginazione quei piccoli particolari che rendono possibile il quotidiano. Toccando quasi ogni declinazione del fantastico, le narrazioni danno una scossa alla commovente realtà delle cose, evidenziando le contraddizioni e i pericoli cui l’individuo va incontro in una società sempre più arida e chiusa su se stessa. Ogni situazione sorprende, diverte, spiazza, o strappa un sorriso di commosso disincanto: una celebrazione della bellezza, dell’inevitabile tristezza della condizione umana e delle sconfinate possibilità dell’immaginazione.
From the spine-chilling possibility of Evil to the shiny vision of a psychiatric patient who believes himself God; from the mystery of an unusual tea shop to the banality of a trip in the country.
With a clean, sharp and elegant style, Luigi Cecchi abducts the reader carrying him from tale to tale and letting his imagination flow to feed fears and restlessness, but also to highlight all those small details making possible our daily-life. Touching almost every declination of Fantastic, these tales celebrate the beauty, the inevitable sadness of the human condition and the boundless possibilities of the imagination, underlining the contradictions and the dangers intrinsic to this arid society, withdrawn into itself. A compelling debut.


È sceneggiatore di fumetti e disegnatore di comic strips, noto al pubblico per il fumetto Drizzit (Shockdom), in cui fa parodia del genere fantasy costruendo un uni...
La libreria immaginaria
Il karma del pinolo
Luigi Bigio Cecchi dimostra una raffinatezza e una sensibilità fuori dal comune: la caratteristica che lo rende inimitabile, infatti, è la consapevolezza completa dell’uso che fa delle parole, la coscienza di esprimere un concetto o un emozione in maniera chiara ma allo stesso tempo nascosta dietro storie che sembrerebbero non avere consistenza.
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I convenzionali
Il karma del pinolo
Luigi Cecchi, autore di fumetti e webcomics, declina come mai la libertà di sfidare con le parole l’impossibile, creando mondi che oppongono costantemente bellezza e tristezza: diciassette racconti uno di seguito all’altro, diversi eppure legati da un filo conduttore che non corre in nessun caso il rischio di spezzarsi. Il karma del pinolo, Del Vecchio. Surreale, visionario, soprannaturale, imprevedibile. Da non perdere.
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Satisfiction
Il karma del pinolo
Un libro completo, insomma, quanto basta al lettore che vuole immergersi in un’opera dal carattere innovativo. Azzeccata la volontà dell’autore di unire con un sottilissimo filo tragicomico realtà e fantasy. Il risultato è una parodia dell’esistenza che innesca quel meccanismo di alienazione davanti alle situazioni inspiegabili. L’intera opera è accompagnata da una scrittura tagliente, minimale. Non possiamo accusare l’autore di sprecare le parole. Sa usare quelle giuste e al momento giusto. Anche le ridondanze hanno un loro significato e Cecchi ne abusa nei racconti in cui ad essere protagonisti sono i bambini. Come se volesse sottolineare la loro semplicità nel leggere il mondo, le tragedie e le azioni.
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Contrappunti
Schegge ironiche di follia quotidiana
Una raccolta estremamente organica e omogenea, in cui le dosi di quotidianità, fantasia e ironia hanno un risultato profondamente disturbante nel lettore. Senza portare, infatti, messaggi facili né didascalici, Cecchi ci conduce in uno specchio magico della realtà davvero singolare e insolito. Una sfida (vinta) a qualunque epifania del nichilismo regnante.
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il Giornale
Frammenti di un futuro plausibile
I racconti di Luigi Cecchi (noto come autore di fumetti quali Drizzit e TheAuthor) toccano tutte le corde del fantastico, dallo strano al meraviglioso puro, per usare le categorie di Todorov. Un esordio sorprendente.
Nerdgate
Il karma del pinolo
L’alchimia che l’autore ha creato tra realtà e surreale è incredibile, riesce a infrangere quella barriera che solitamente divide i due universi; in diversi racconti l’elemento irreale è talmente insito nella storia che diventa reale, il lettore fatica a scindere i due elementi e viene portato in un mondo nuovo, che prende però vita dalla nostra quotidianità.
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Sul romanzo
Il karma del pinolo
Lo stile di Cecchi è spesso spiazzante: anche quando un racconto sembra iniziare in tono realistico, accade che nel giro di poche pagine, se non di pochi paragrafi, il lettore si ritrovi immerso in un mondo del tutto surreale. È il caso, ad esempio, proprio della storia che apre Il karma del pinolo, intitolata Alla posta: un sacerdote si reca in un ufficio postale per pagare le sue bollette, incappa in una lunghissima coda, e fin qui non ci sarebbe nulla di strano (come penseranno immediatamente gli utenti abituali delle Poste Italiane), ma durante l’estenuante attesa il mondo intorno a lui inizia a modificarsi, per arrivare a un finale davvero imprevedibile.
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Senzaudio
Il karma del pinolo
I racconti sono punti di vista che arrivano da angolazioni diverse. Luigi Cecchi prende una situazione che oserei quasi definire normale (ma scoprirete leggendo la raccolta che la mia definizione è limitante ed è un’etichetta di comodo) e ci posiziona un elemento disturbante. Come quando fa entrare nel salotto di una signora anziana intenta a guardare la TV un angelo. Un po’ come mettere un elemento estraneo all’interno di un gruppo chiuso che ha le sue regole. Cecchi in questo modo investiga un mondo plausibile che non è poi tanto diverso da quello che vivete voi, ma che è sicuramente più interessante.
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Letteratura&Cinema
Il karma del pinolo
Lo stile è diretto e lineare e va a caratterizzare una scrittura tagliente. Cecchi utilizza l’ironia per sdrammatizzare la realtà, creando così una parodia dell’esistenza. Le tematiche affrontate sono svariate: dal valore intrinseco della vita, alla morte vista come qualcosa di piacevole per rivedere le persone care, alla credenza della reincarnazione, al principio universale di causa-effetto del karma. Una raccolta che rappresenta un invito vero e proprio alla riflessione riguardo la nostra esistenza, nonché un’indagine accurata e sarcastica riguardo i misteri che tribolano l’animo umano.
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Mangialibri
Il karma del pinolo
Il rischio in antologie come queste è quello di cercare nella provocazione a tutti i costi - attraverso facili escamotage che richiamano alla violenza o al sesso - il gancio per guadagnarsi l’attenzione di un lettore disperso. Luigi Cecchi non ne ha bisogno, dato che in ogni breve, a volte brevissimo, racconto ci sorprende con una storia arguta, con una visione laterale e mai scontata della realtà. La quotidianità è sempre il punto di partenza, ma da qui ci dobbiamo aspettare una virata a 360 gradi che getta una nuova luce su una situazione che credevamo controllata: un gruppo di angeli nella cucina di una vecchietta, un paziente che si crede Dio, tre studenti che incontrano uno strano personaggio in treno, la cronaca di una peculiare giornata passata alla posta... Un vero e proprio festival della creatività quindi, ma la bravura di Cecchi sta nel confinare le “infinite possibilità della fantasia” in racconti con una perfetta struttura interna, grazie anche ad una scrittura rapida e precisa e a un sottile humour che non manca mai. Consigliato.
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Il secolo XIX
Il fumettista si confessa
L'ironia è il suo tratto caratteristico, sia nel disegno che nella scrittura: ma sempre con un retrogusto malinconico, amaro, che compare anche laddove si sorride. Nel suo lavoro. realtà e fantasia sembrano sempre contendersi la scena, e faticare a capire dove l'una debba dare spazio all'altra.
Rivista!unaspecie
Il karma del pinolo
In realtà i miei personaggi nascono tutti in funzione dell’intenzione narrativche c’è prima di loro. La motivazione che mi spinge a iniziare la stesura di un nuovo racconto è sempre la necessità di voler trasmettere un certo punto di vista, una visione delle cose, un’opinione, una sensazione. Il resto ne consegue. Anche i miei personaggi, sono costruiti sulla base della loro funzione. Con questo non voglio ridurli a banali strumenti, anche perché credo che per dare profondità a un personaggio occorra arricchirlo con dettagli, pensieri, vizi e virtù che non necessariamente hanno a che fare con il suo scopo all’interno dell’intreccio, ma resta il fatto che i personaggi dei miei racconti non sono mai un punto di partenza, sono sempre un punto di arrivo.
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L'indice dei libri del mese
Una galleria dell’assurdo
Ed è esattamente quando il reale incontra il surreale e il fantastico che si di una lingua e di uno stile in apparenza piani e privi far emergere la malia e il mistero della vita quotidiana, proprio a partire dal contrasto voluto tra la semplicità e la verosimiglianza espressiva e il carattere eccezionale e grottesco del narrato.
Flanerì
Il karma del pinolo
Ed è esattamente quando il reale incontra il surreale e il fantastico che si rivela l’efficacia dei racconti di Cecchi che, servendosi di una lingua e di uno stile in apparenza piani e privi di virtuosismi (ma in realtà freschi ed affilati), riesce a far emergere la malia e il mistero della vita quotidiana, proprio a partire dal contrasto voluto tra la semplicità e la verosimiglianza espressiva e il carattere eccezionale e grottesco del narrato.
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